Lago d'Iseo
Antica strada Valeriana da Pilzone a Zone
PER TUTTE LE GAMBE
ALLACCIAMO GLI SCARPONI PER CONTINUARE IL CAMMINO
24 MARZO 2024
L’Antica Strada Valeriana propone un incantevole percorso panoramico che, passando per i sentieri pedemontani, permette di esplorare la costa orientale del Lago d’Iseo in tutto il suo splendore.
Un tempo questa via collegava Brescia alla Val Camonica ed è stata l’unica percorribile per secoli. Oggi la strada è divenuta un’importante attrazione turistica, sia per la bellezza dei paesaggi attraversati, sia per l’importanza storica della sua costruzione. In un suggestivo viaggio si possono ammirare scenari mozzafiato sul lago, sui borghi e sulle montagne circostanti.
Per chi ama gli antichi sentieri di un tempo l’Antica Via Valeriana è l’occasione perfetta per immergersi nella natura e nella storia remota di questo territorio.
L’antica via risale all’epoca romana e le origini del suo nome vengono fatte risalire al console romano Gaio Publio Licinio Valeriano al quale viene attribuita la costruzione.
Lungo i secoli subì diverse modifiche che permisero di raggiungere i nuovi villaggi che stavano nascendo in quei luoghi.
Per secoli fu l’unico passaggio dal bresciano verso la Val Camonica, utilizzato come importante via di comunicazione tra la pianura padana e le Alpi, percorsa soprattutto da commercianti e pellegrini.
Il tragitto venne abbandonato nel XIX secolo quando fu costruita la strada di fondovalle.
Il percorso parte dalla chiesa di Pilzone, m 195, per raggiungere la chiesa di San Fermo di origine quattrocentesca con facciata a capanna “en bela pusisiu la ca en bel sofit del legn” (325 m; h 0.45). Oltrepassata la valle del Vaiorzo, si giunge a Tassano, borgo di origine medievale. La successiva antica mulattiera in discesa conduce ad una vallecola ove, superato il rio, la mulattiera selciata introduce all’antico borgo di Maspiano e, tra viuzze e antichi portali, si raggiunge la chiesa di San Giacomo con l’inconsueta fontana a tre zampilli (2.10).
Superati piccoli filari di vite, alberi di noce, e prati da sfalcio, si raggiunge la chiesa della Beata Vergine di Gandizzano dove si prosegue per sterrata, abbassandoci lentamente di quota, sino a superare il torrente Saletto (2.50). Oltrepassate le rade abitazioni di Covone e la vallecola del rio Pratazzuolo, ci si addentra tra le case di Sale Marasino, un caratteristico borgo medievale, un tempo fortificato, con bella torre quattrocentesca e connesso edificio con loggiato ligneo. All’interno della corte si trova l’Hostaria da Orazio. (ore 3.00).
Dalla piazzetta si imbocca via Sant’Antonio, si passa a lato dell’omonima pieve e, proseguendo quasi in piano fra nuovi insediamenti, si raggiunge una nuova cavedagna che scende ad attraversare il torrente Vigolo: siamo alla frazione Distone.
Appena superato il ponte, a fianco di una fontanella, si risale per breve tratto il rioDosso per entrare nell’omonima frazione. Un’acciottolata mulattiera, scalinata al centro, ci conduce nella parte alta dell’abitato.
Oltrepassate le case di Piaser, alla santella di sant’Orsola, si entra nel borgo antico rurale di Massenzano dove si fa un salto indietro nel tempo attraversandolo perché realizzato su di un solido basamento dolomitico e costituito da fitte case in pietra e legno, collegate da corte viuzze acciottolate. L'Antica Strada Valeriana s'inoltra a sinistra tra muri a secco che sostengono vecchi terrazzamenti. Qui trovano posto gli estesi uliveti che rendono così celebre questo tratto di lago e che rivestono un'importanza rilevante nell'economia locale. Nella zona, protetta dai freddi venti di tramontana, crescono anche esemplari di fichi d'India, ulteriore conferma del clima mediterraneo. Proprio qui è doverosa una sosta per ammirare e per ripercorrere con lo sguardo il tragitto compiuto lungo il semicerchio dell'Antica Strada da Pilzone d’Iseo, cercando di riconoscere i paesi, le pievi ed i luoghi attraversati. Fra gli uliveti si raggiunge infine l’abitato di Vesto (h 4.10). Incrociata via Careglio, la si segue verso destra in direzione del cimitero. Sottopassata la ferrovia, ad uno slargo in prossimità di Marone, troviamo il pullman ad attenderci (h 4.50).
SCHEDA TECNICA
DIFFICOLTA’: E nella scala sentieristica CAI
DISLIVELLO IN SALITA :450 m DISLIVELLO IN DISCESA: 400 m
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: Km 11.50
PRANZO: al sacco
ABBIGLIAMENTO: adeguato alla stagione, scarpe con suola vibram
PARTENZA: ore 7 da Viale Villetta RITORNO : ore 21 , traffico permettendo
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 30 comprensivi di viaggio in pullman
Per ulteriori informazioni: Enzo, Roberto, Valeria
La partecipazione all’escursione richiede ai soci di essere dotati di equipaggiamento idoneo, di saper valutare le proprie capacità fisico-tecniche in relazione all’impegno fisico richiesto e di attenersi alle disposizioni del capogita che sovraintende solo agli aspetti pratico/ organizzativi dell’iniziativa. È raccomandato il rispetto del distanziamento, l’uso della mascherina nei momenti opportuni e l’uso del gel disinfettante per le mani.