Da Carpineti a Casina
sulle tracce di "Matilde"
PER TUTTE LE GAMBE
ALLACCIAMO GLI SCARPONI PER CONTINUARE IL CAMMINO
21 APRILE 2024
L’unica strada accessibile ai pullman per arrivare al castello di Carpineti è il fondovalle del fiume Secchia per poi giungere sino alla chiesa di S. Pietro ubicata proprio sotto alla fortezza. L’escursione parte da qui, prima facciamo colazione nell’ostello di fianco alla chiesa con 5/6 € (che raccoglierò sul pullman).
In 20 minuti saliamo al maniero (805m) che occupa la sommità di un’aspra guglia arenacea che domina un ampio tratto delle valli del Secchia e del torrente Tresinaro, costruito nei secoli X e XI, fu uno dei pilastri difensivi del sistema di fortificazione di Matilde di Canossa.
Ammirato il castello, scendiamo sulla carrozzabile che porta a Carpineti, l’attraversiamo e ci avviamo sul sentiero che corre sulla dorsale monte Valestra monte Fosola.
Qui spiccano numerosi massi sferoidali modellati da agenti atmosferici, tra querce e castagni si sale sul monte San Vitale (860 m); poco più in basso su un erboso pianoro che infonde pace e tranquillità emergono i ruderi dell’omonima Pieve di epoca bizantina e accanto la settecentesca canonica recentemente restaurata, ora adibita a ostello.
Si scende sullo stradello di servizio che porta a S. Vitale poi a sinistra si prende il sentiero che in 15 minuti conduce sulla strada Provinciale per Baiso, in località Cà Spadaccini (625m). Superato il bar si prende la strada a sinistra e, poco dopo sulla destra la carraia che costeggia un filare di piante da frutto.
Dopo aver attraversato un boschetto e campi di erba medica, si giunge alla chiesa di Pianzano (566m), in piano seguiamo l’indicazione per S. Liberata.
Il sentiero prosegue con sali e scendi su formazioni argillose e, dopo una breve deviazione, si arriva al sito del castello di Mandra (590m) sul quale sorge l’antico e venerato oratorio di Santa Liberata.
Oltrepassato il viottolo privato per il borgo di Mandra, si percorrono in forte pendenza alcuni tornanti infrascati che portano sul fondovalle del torrente Tresinaro in località Mulino delle Noci (404m).
Inizia la salita 330 metri di dislivello qui c’è la possibilità di farsi recuperare dal pullman!!!
Sull’altra sponda del torrente seguiamo per 400 metri la strada per il paese di Onfiano, poi si gira a sinistra per la borgata di Cerpiano salendo si arriva all’interessante abitato di Croveglia (595m) con due case a torre del XV, secolo poste a presidio della valle in posizione strategica.
A Croveglia abbandoniamo il sentiero Spallanzani che ci ha accompagnato dall’inizio con la segnaletica SSP e seguiamo il sentiero Matilde SM che porta in un bosco misto di cerri carpini noccioli e pini silvestri per sbucare poi su un paesaggio tra i più dolci e ameni della media collina Reggiana.
Eccoci a Valcava (730m) che conserva l’aspetto di un borgo padronale in cui le strutture gravitano attorno ad una corte (la casa ha dato i natali al musicista Valcavi).
Una carraia tra campi ci accompagna a Pavù, una manciata di case di fronte al casello di Sarzano e Casina; tra coltivi si arriva sul fondo del torrente Poncena e al lago Pini (586m), una comoda pista ci porta nel centro di Casina (577m).
Il pullman ci porterà a Parma in un’ora o poco più!
SCHEDA TECNICA
Difficoltà: E
Partenza ore 7 da viale Villetta
Rientro ore 20 (traffico permettendo)
Dislivello in salita 430 metri
Dislivello in discesa 600 metri
Abbigliamento adeguato alla stagione e Scarponcini con suola vibram
Pranzo al sacco
Quota 30,00 €
La partecipazione all’escursione richiede ai soci di essere dotati di equipaggiamento idoneo, di saper valutare le proprie capacità fisico-tecniche in relazione all’impegno fisico richiesto e di attenersi alle disposizioni del capogita che sovraintende solo agli aspetti pratico/ organizzativi dell’iniziativa. È raccomandato il rispetto del distanziamento, l’uso della mascherina nei momenti opportuni e l’uso del gel disinfettante per le mani.