Il sentiero dei 10 capitelli fra i vigneti del Soave
Sabato 6 novembre 2021
PER TUTTE LE GAMBE
ALLACCIAMO GLI SCARPONI E RIPRENDIAMO IL CAMMINO NELLA NATURA CON GLI AMICI
"Vinum suave, nobile et pretiosum": così nel 533 dC il funzionario imperiale di Re Teodorico, Cassiodoro, decriveva il vino prodotto nella valle che percorreremo, guidati dalle cappelle devozionali messe a protezione degli splendidi vigneti. Il visitatore, ancora oggi, può godere di un suggestivo scenario fatto di una fuga ondeggiante di fertili e verdi colline, di torri e mura merlate. Perno del paesaggio l’imponente castello scaligero e il vecchio borgo medievale con i suoi vicoli ombrosi ed suoi palazzi gotici.
Il territorio che circonda Soave è a vocazione vitivinicola, con i suoi disciplinati vitigni di Garganega e Trebbiano che sembrano voler proteggere il borgo, mentre un piccolo fiume, il Tramigna, ne lambisce le mura.
Le modeste alture del Soave sono costituite da terreni vulcanici e sedimenti calcarei dai tratti paesaggisticamente inconfondibili, luoghi ricchissimi di fossili, un’ampia collezione dei quali è visibile nei Musei di Roncà e di Bolca. Questa realtà, feconda di storia e di cultura, racchiusa ed abbracciata dai geometrici filari, si trova ai piedi dei monti Lessini, a pochi chilometri da Verona e da Vicenza, sul tracciato dell’ antica via consolare romana, la via Postumia, che collegava Aquileia a Genova.
Lasciata alle spalle Porta Vicenza di Soave, Il sentiero parte subito con una salita dal fondo selciato, infilandosi in un bel vicoletto all'esterno delle mura e prendendo decisamente quota fra spettacolari scorci sull'infilata di merli e torresini. Il percorso ora, con salita più moderata, prosegue fra due alti muretti a secco. Presto compaiono i cipressi che da cento anni disegnano il profilo di questa porzione del Monte Tenda. Rapidamente si arriva al Capitello di Cengelle, m 87, con l’effige di Cristo inginocchiato in preghiera. Ad un bivio con cartello con scritta molto sbiadita ( Piazza Scheeti e al Pigno ) si svolta a sinistra e si sale la gobba del Monte Tenda. Alla cementata, è consigliabile una deviazione a destra per raggiungere il panoramico capitello di San Giuseppe. ( 0.30 )
Ritornati indietro, si riprende per arrivare ad un piccolo e suggestivo fenomeno geologico ( Piazza Scheeti di Monte Bognolo ). Il substrato roccioso è caratterizzato dalla presenza di nummuliti, fossili a forma discoidale quasi come monetine. Da qui il nome scientifico nummulite ed il nome veneto “scheeto” cioè piccolo soldo-monetina. La presenza di questi fossili permette di affermare che queste rocce si sono formate cir 65 milioni di anni fa. Da Piazza Scheeti si apprezza una vista panoramica sulla Valdalpone e la pianura a sud. Siamo nel cuore della zona tipica del Vino Soave Classico. Sensazionali sono i colpi d'occhio sulle teorie di filari. Proseguendo sempre verso nord, su fondo cementato, transitando lungo la viabilità trattorabile di accesso ai vigneti, con una leggera discesa si arriva al Capitello dedicato alla Madonna della Bassanella. Da questo punto si gode di un’ampia veduta sulla Val Ponsara. Dal piazzaletto antistante il capitello si riconoscono le cime dei Colli Euganei che attorniano il Monte Venda.
Il percorso prosegue in discesa; la strada per lunghi tratti è perimetrata da bellissimi muretti a secco ed all’altezza di un incrocio di strade di campagna si eleva un “pigno”, nome dialettale del cipresso, ed il capitello dedicato a S. Vincenzo Ferreri. Siamo alla quota di 142 metri. Ora seguiamo la stradicciola che a destra, a lato della Xa stazione della Via Crucis, in leggera discesa si abbassa nella Val Ponsara. Evitando le diramazioni, ma seguendo le stazioni della Via Crucis, In corrispondenza della XIVa, a destra una scaletta porta allo spiazzo dell’altare della Madonna della Ponsara. Qui, la tradizione, vuole che nel 1098 la Madonna sia apparsa ad un pastorello. Dopo un lungo tratto nel fondovalle, in località Ponsara, ad un trivio con panchina sotto un grande gelso, svoltiamo a sinistra e raggiungiamo il vicino capitello Madonna con Gesù dove svoltiamo a sinistra su strada Via dell’Acqua ( 1.30/2.00 ). Con direzione ovest, sempre fra i vigneti, in salita, raggiungiamo l’altare-capitello di San Pietro ( m 123; 0.25/2.25 ).
Si riprende a salire e più avanti la strada finalmente si spiana un po’: a sinistra, da un’incurvatura dei colli, fa capolino il Castello Scaligero di Soave. Poco oltre, ad un quadrivio, a m 190, si trova il capitello del Foscarino, dedicato alla Sacra Famiglia, posto ai piedi di un costone arido e brullo, il più elevato colle della zona. Lì vicino vivacizzano l’ambiente alcuni ulivi e una macchia di robinie, bianche a primavera. I filari di uva soave foscarino vecchi di ormai 40 anni traggono nutrimento da un terreno di basalto lavico, capace di donare al vino un’invidiabile intensità e mineralità.
Riprendendo il cammino, s’imbocca sulla sinistra una discesa che a tratti si fa ripida, fino al Capitello della Madonna con Bambino.
Si prosegue verso sud: appaiono alcuni paesi adagiati nella piana o arrampicati ai fianchi delle colline. Intanto il profilo del castello si delinea più chiaramente, ma giunti in vista della periferia di Soave, si lascia la ‘’via dei 10 Capitelli’’ a destra e si affronta la salita davanti a noi. Al culmine di questa, un tratto sterrato, porta in vista del Pigno e del Capitello di San Vincenzo Ferreri, protettore dei vigneti contro la grandine.
Per concludere il nostro anello scendiamo a destra verso Mondello dove sorge una tipica contrada veneta. In quest’area sono state scoperte delle anfore e dei sepolcreti romani. All’incrocio, all’altezza della Contrada, si svolta a sinistra e si raggiunge il piazzale del Castello di Soave dove a destra un acciottolato scalinato porta alla medievale via Castello e al Centro Storico.( 1.15/3.40 )
Arrivati al ponte levatoio del Castello, una breve visita ci permetterà di scoprire il maestoso manufatto militare del Medioevo, di proprietà privata, ben conservato nelle strutture murarie e cortilizie.
SCHEDA TECNICA DIFFICOLTA’= E
Partenza: ore 7.00 da Viale Villetta con pullman Rientro : ore 21, traffico permettendo
Dislivello in salita e in discesa : 300m Lunghezza : 10 Km circa
Tempo di percorrenza: ore 4.00 circa
Abbigliamento adeguato alla stagione, scarponcini con suola vibram.
Pranzo :al sacco
Quota di partecipazione: € 30.00 La quota comprende trasporto con pullman turistico e biglietto di ingresso al castello di Soave.
POSTI DISPONIBILI : 40
Durante l’escursione è obbligatorio il rispetto del distanziamento, l’uso della mascherina nei momenti opportuni, l’uso del gel disinfettante per le mani e tutti gli accorgimenti di buonsenso utili ad evitare eventuali rischi covid.