Anello Sesta Inferiore - Bosco Vecchia
Il fascino genuino dei nostri monti
Il percorso inizia a Sesta Inferiore, piccolo paese dell’Alta Val Parma a ridosso del crinale appenninico Tosco-Emiliano. Sesta ha origini molto antiche: il suo nome si trova citato in una pergamena del 953 d.C. con la quale la contessa longobarda Leigarda, figlia del conte Vuifredo, donò alla canonica di Parma e al vescovo alcuni suoi territori situati nel cornigliese, “ad Sextum Cornilii”(a ora sesta rispetto a Corniglio).
Il paese oggi deve la sua notorietà al pittore Walter Madoi che, negli anni sessanta e settanta, ha realizzato i grandi affreschi della Crocifissione all’interno della chiesetta seicentesca e ha rappresentato sugli esterni delle abitazioni scene di vita, persone del luogo, amici, personaggi famosi.
La camminata inizia dalla piazzetta della fontana, dove un sentiero in decisa discesa conduce in dieci minuti e con un dislivello di 80 metri al greto del torrente Parma in un punto molto suggestivo, dove le acque della Parma di Lago Santo confluiscono in quelle della Parma di Badignana. Qui si erge l’arco ancora integro di un antico ponte di pietra (sec. XVII), collocato sulla strada che collegava fino agli inizi del novecento il capoluogo Corniglio con la località Bosco.
Si guada il torrente in un punto abbastanza pianeggiante lungo una quindicina di metri: per un agevole attraversamento su massi affioranti sono vivamente consigliati i bastoncini, mettendo anche nel conto un eventuale pediluvio, che nel mese di luglio potrebbe essere non del tutto sgradito.
Si procede per un’ampia strada forestale immersa in uno splendido castagneto fino alla Centrale idroelettrica di Bosco e si prosegue in riva sinistra del torrente superando il vecchio mulino fino al ponticello di Staiola. Qui imbocchiamo a sinistra l’antico sentiero che porta ai piedi delle possenti mura di ciò che resta del Castello di Bosco.
Il maniero, costruito alla fine del XIV secolo dai conti Rossi, venne conteso fra le famiglie dominanti all’epoca (Terzi, Fieschi, Visconti, Rossi) fino alla seconda metà del XVI secolo, quando a causa di cedimenti franosi venne abbandonato.
Dopo aver percorso le viuzze di Bosco vecchia ed esserci soffermati davanti a pregevoli caseggiati del 15°/16° secolo ci concederemo una breve sosta al noto bar Ghirardini e ci incammineremo per il sentiero “Maria Luigia” fino al bacino della centrale di Bosco e da lì ai prati del Cogno. Giunti all’antico ponticello del Prolo ci accingeremo a guadare di nuovo il torrente Parma, con l’avvertenza di munirsi di repellenti anti zecca poiché dovremo attraversare prati probabilmente non falciati.
Il guado è più breve e semplice del precedente.
Rientrati a Sesta dopo una mezz’ora percorsa su ampia strada ghiaiata, una breve visita fra i suoi vicoli ci darà modo di osservare gli affreschi di Madoi, molti dei quali purtroppo rovinati dalle intemperie.
Entreremo nella chiesetta restaurata di recente, con i suoi grandi e scenografici affreschi.
Ammireremo la bella fontana circolare in arenaria, situata in una piccola piazzetta con vista panoramica su alcuni dei più bei monti del nostro crinale.
L’escursione si concluderà con il pranzo al sacco in un’area dotata di qualche tavolo, panche e sedie e di una fontana di acqua potabile.
SCHEDA TECNICA
Ritrovo: ore 07:30 parcheggio Villetta con mezzi propri.
Si percorre la statale Massese, direzione Corniglio. A Miano è consigliabile prendere la deviazione a destra, direzione Bosco di Corniglio (indicazioni Autostrada). Al termine del tratto nuovo della provinciale si svolta a sinistra verso Corniglio e si seguono le indicazioni dei cartelli turistici Sesta-Madoi.
Distanza: 60 km, tempo richiesto 1 ora circa.
Inizio escursione: ore 09:00
Rientro: entro le ore 19:00
Difficoltà: E
Lunghezza: 10 km circa
Dislivello: 380 m
Tempo di percorrenza: 4 ore circa oltre le soste
Pranzo: al sacco
Abbigliamento: adatto alla stagione. Si consigliano pantaloni lunghi, scarponi con suola vibram, bastoncini, repellente anti zecche.
Per ulteriori informazioni: Giovanna