TREKKING 2025: ANTICHI BORGHI E TENEBROSE GROTTE: MONTESCUDO
RISERVA NATURALISTICA CARSICA DI ONFERNO E GROTTA DEI PIPISTRELLI
PER TUTTE LE GAMBE
Allacciamo gli scarponi per continuare il cammino
Domenica 2 Febbraio 2025
L’itinerario, per questa prima domenica di febbraio, ci porta in Valconca, gradevole area collinare definita dal fiume Conca, estesa tra le provincie di Rimini e di Pesaro Urbino. In questa zona si trovano turriti paesini medievali come Gemmano, Mondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo–Monte Colombo.
Ed è tra i territori di Gemmano e Montescudo che sorge Onferno, l’antico “Castrum Inferni”, un piccolo e grazioso borgo arroccato sulle colline della Valconca, ai confini con il Montefeltro - con un simile nome, come resistere alla tentazione di credere che proprio da qui, dalle grotte di Castrum Inferni, Dante abbia tratto l'ispirazione per il suo poema?
Il nome attuale del sito, recentemente dichiarato Patrimonio Universale Unesco, è stato introdotto solo nel 1810, per modificare la tenebrosa denominazione originale, che meglio evocava però la peculiarità di questo luogo: la presenza, al di sotto dello sperone di roccia su cui sorge l’abitato (di cui si ha notizia fin dal 1231), di un complesso di grotte che si sviluppa per più di 850 metri nelle viscere dell’affioramento gessoso della Val Conca.
Alla bellezza delle grotte si unisce un contesto naturale altrettanto interessante, la Riserva Naturale Orientata di Onferno, della quale è possibile apprezzare particolarità e paesaggi percorrendo i diversi sentieri che la attraversano.
Il nostro percorso ad anello inizia salendo al castello del minuscolo borgo di Onferno. La salita continua gradatamente fino a raggiungere il punto più alto del tracciato, a 532 m s.l.m. Da qui lo sguardo spazia su San Marino, Sassofeltrio, Gesso, Montescudo, Gemmano e “il retro di Montefiore". Proseguendo, si passa dall’antico borgo di Piandicastello, dominato dalla chiesa di San Salvatore. Antichi casali ed opifici sono incastonati in una bella campagna caratterizzata da ambienti assai diversi tra loro, che creano un mosaico di elevato valore naturalistico. Il paesaggio, ricco di biodiversità, è intervallato da calanchi. Molto suggestivo il passaggio sul Fosso Burano, affluente sinistro del Ventena di Gemmano.
La visita alle Grotte, con la guida di personale qualificato, partirà nel primo pomeriggio dal centro visite del Parco, che ha sede presso l’antica pieve di Santa Colomba, dove ci forniranno di caschetti e di torce. L’accesso prevede la discesa nel bosco lungo un primo sentiero esterno, che da un’altitudine di circa 300 m scende fino a 196 m.
Si incontra a questo punto, nascosto dalla boscaglia, l’ingresso ad un vero e proprio canyon sotterraneo, lungo il quale è possibile ammirare ambienti suggestivi.
Percorrendo il canale principale creato dall’acqua si possono vedere, tra le altre cose, scintillanti cristalli di gesso, soffitti e pareti levigati e cesellati dallo scorrere antico del torrente e numerose concrezioni di calcare.
Si attraversano sale e strettoie, in un ambiente ipogeo in cui la presenza di più ingressi favorisce un’ottima ventilazione. Il buio assoluto, sorprendentemente profondo, alternato agli scintillii dei cristalli, che splendono colpiti dai fasci di luce delle torce, originando molteplici forme fragili e fantasiose, e la voce del fiume che ci accompagna, rendono indimenticabile il percorso.
Spettacolare la Sala Quarina, detta anche Sala dei Mammelloni per via delle grosse protuberanze coniche di gesso che sporgono dal soffitto, tra le più grandi d’Europa di questo genere.
Veri padroni di casa, gli oltre seimila pipistrelli, di almeno 6 specie differenti, che popolano i diversi ambienti sotterranei. Questa è l’occasione ideale per sfatare innumerevoli funeste leggende a scapito di questi piccoli mammiferi volanti, per altro utilissimi all’uomo (basti pensare che un solo esemplare può eliminare fino a 3000 zanzare in un giorno). I loro voli non ci disturberanno e i nostri capelli non saranno minimamente sfiorati.
Data l'importanza della "Sala Quarina" quale nursery di migliaia di pipistrelli in estate, il breve tratto che la comprende NON fa parte del consueto percorso "turistico", ma è eccezionalmente percorribile in inverno, in modo da non arrecare eccessivo disturbo alle colonie svernanti. Per un periodo LIMITATO è quindi possibile visitare le Grotte di Onferno attraversandole integralmente, dall'ingresso basso a quello alto.
La visita "turistica" dura circa 90' e permette di vedere la grotta da due diversi e interessanti punti di vista, percorrendo il breve tratto fossile dell'ingresso storico.
Consigliatissimo visitare la grotta in diversi periodi dell'anno per via delle tante diverse particolarità visibili nelle differenti stagioni. La nostra visita invernale ci permetterà di godere di una temperatura mite all’interno delle grotte:12°- 15° gradi costanti, e di poter esplorare tutte le sale del percorso speleologico.
SCHEDA TECNICA:
Dislivello in salita ed in discesa: m 370
Lunghezza: Km 12 (compresa visita alle grotte)
Tempi di percorrenza: 4h e 30’ a passo moderato
Difficoltà E
Costo complessivo euro 65,00
comprendente: viaggio in pullman GT, guide naturalistiche per il percorso di trekking nel Parco, ingresso alle grotte e visita guidata.
Pranzo al sacco
Partenza ore 6.30 dal parcheggio della Villetta
Rientro ore 20.00 circa
Ulteriori informazioni: Laura e Maristella
La partecipazione all’escursione richiede ai soci di essere dotati di equipaggiamento idoneo, di saper valutare le proprie capacità fisico-tecniche in relazione all’impegno fisico richiesto e di attenersi alle disposizioni del capogita che sovraintende solo agli aspetti pratico/ organizzativi dell’iniziativa.
Si ricorda che per partecipare occorre aver rinnovato la tessera associativa che scade il 31 dicembre e
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