Filattiera - Bagnone - Villafranca
Lungo i sentieri della Francigena in Lunigiana alla scoperta di antichi borghi medioevali
PER TUTTE LE GAMBE
ALLACCIAMO GLI SCARPONI PER CONTINUARE IL CAMMINO
11 MAGGIO 2024
Giunti a Filattiera stazione, l’escursione inizia con la visita alla millenaria Pieve romanica di Sorano. Costruita in arenaria e pietre di fiume è il più pregevole esempio dell’arte romanica in Lunigiana.
La pieve viene citata per la prima volta da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel suo viaggio verso Roma, alla fine del X secolo.
Dalla pieve si sale poi verso Filattiera alta.
Il borgo fu fortificazione bizantina assieme a Filetto durante la guerra bizantino-longobarda. Sotto il dominio dei Malaspina, di cui fu capitale del ramo dello Spino Fiorito, sulla collina di San Giorgio sorse l’omonimo castello protetto da mura e dotato di torre centrale a protezione della via Francigena. Accanto al castello fu poi edificata una chiesa in stile romanico. Dell’antica struttura si conserva soltanto un’unica torre. Nella seconda metà del XIV secolo i Malaspina iniziarono la costruzione di un altro castello all’ingresso del borgo.
Filattiera alta si sviluppa orizzontalmente lungo tre strade principali, detti borghi, uniti da piccole viuzze, i "sorchetti". Due erano le porte di accesso al borgo: la porta di sopra, nei pressi del castello Malaspina, oggi scomparsa e la porta di sotto, sotto la collina di San Giorgio, tuttora esistente. Dalla porta di sopra si accede sulla destra al borgo della Chiesa, dove si trovano la chiesa di Santa Maria e una bottega artigiana con l’insegna del calzolaio. Proseguendo si giunge alla piazza, dominata dall’imponente mole della residenza. Da qui si apre sulla destra il borgo di Mezzo, sempre con case in pietre e bei portali; mentre dall'angolo di sinistra della piazza si entra nel borgo di Cò, dove si trovava l’antico ospedale di San Giacomo d’Altopascio, oggi segnalato da un’edicola del santo e da una croce poste sopra un bel portale.
Il castello di Filattiera sorge all’ingresso del borgo. Ristrutturato nel XV secolo, il castello attuale è articolato su due lati della piazza principale ed è circondato da un ampio giardino, un tempo munito di fossato. L’imponente edificio, quasi interamente in pietra a vista, è ben conservato, nonostante l’introduzione di alcuni elementi non originali. Attualmente è di proprietà privata.
Dal borgo di Mezzo o dal borgo della Chiesa si prosegue per la collina di San Giorgio, sede del primitivo castello e oltrepassando la porta di sotto, si scende seguendo il tracciato della Via Francigena fino alla località Ponte di Sotto per poi risalire ripidamente lungo una mulattiera in buone condizioni, che comincia oltre un fosso fino a raggiungere il piccolo oratorio della Beata Vergine Annunziata di Pizzo Mogano di cui si hanno notizie a partire dal XVI secolo. Immerso nel verde, ha copertura a capanna e interno ad aula unica ed è decorato con antichi affreschi.
La facciata, molto semplice, presenta un portale in pietra ad arco a sesto acuto, sormontato da un rosone a forma di stella a sei punte.
Continuiamo il cammino, transitiamo dal paese di Mocrone e raggiungiamo Malgrate sulla collina che ci regala una splendida vista sui monti del nostro crinale. Qui visitiamo il castello Malaspina con la caratteristica torre cilindrica alta quasi 25 metri che serviva come torre di controllo della vallata ed era in collegamento con quella del castello di Bagnone.
Mancano ormai pochi chilometri a Bagnone, ultima tappa del nostro cammino. Giunti al suggestivo borgo che ancora oggi mantiene il suo aspetto medioevale, potremo ammirare bellissimi scorci del torrente Bagnone con il suo vecchio ponte, salire al castello e visitare la chiesetta di S. Nicolò.
Dopo una visita all’antico nucleo storico raggiungeremo il parcheggio dove ci attenderà il pullman.
SCHEDA TECNICA
Difficoltà: E
Partenza ore 7 da viale Villetta
Rientro ore 20 traffico permettendo
Dislivello in salita m 400
Dislivello in discesa m 320
Lunghezza del percorso 12 km circa
Pranzo al sacco
Abbigliamento adeguato alla stagione e scarponcini con suola vibram
Quota 30,00 euro
La partecipazione all’escursione richiede ai soci di essere dotati di equipaggiamento idoneo, di saper valutare le proprie capacità fisico-tecniche in relazione all’impegno fisico richiesto e di attenersi alle disposizioni del capogita che sovraintende solo agli aspetti pratico/ organizzativi dell’iniziativa. È raccomandato il rispetto del distanziamento, l’uso della mascherina nei momenti opportuni e l’uso del gel disinfettante per le mani.