Trekking a Levanto
Resoconto della prima escursione dopo la lunga sosta dovuta alla pandemia
Ricominciamo? Finalmente è arrivato il momento di ritrovare gli amici alle prime luci dell’alba, ricevere il saluto gioviale dell’autista, caricare nel bagagliaio zaino e scarponi, trovare un posto confortevole in un pullman tirato a lucido e…via…si va. Domenica 20 febbraio il gruppo trekkistico del Centro Sportivo Italiano di Parma ritrova dopo una lunga pausa l’emozione di ripartire per un itinerario quasi inedito nella vicina Liguria.
L’aria marina è lieve ed effervescente, la conca collinare di Levanto è accesa dalle piante di mimosa in piena fioritura, la luce di febbraio obliqua sull’orizzonte trafigge piacevolmente il paesaggio. Oltrepassata l’antichissima porta dell’Acqua nelle mura trecentesche della cittadina balneare inizia la salita lungo la valle del Cantarana. La sedentarietà dei molti mesi passati ha reso più corto il respiro e più sensibile la fatica. Lo sforzo è evidente ma riaffiora uno spirito di avventura che aiuta ad affrontare qualche passaggio impervio causato dalla pioggia dei giorni passati. Dalla sella Bagari all’Eremo di Sant’Antonio il percorso è agevole e ti accorgi improvvisamente che lo sguardo può spaziare su orizzonti marini sia a destra, con il promontorio di Portofino, sia a sinistra con tutte le cinque Terre, Portovenere, la Palmaria.
Lasciate le rovine del complesso trecentesco agostiniano e la lecceta che le avvolge, resta da completare il cammino sul sentiero Verde Azzurro che riporta a Levanto. La distesa marina diventa sempre più visibile attraverso la vegetazione spoglia, il riflesso del sole sull’acqua va affievolendosi preannunciando un tramonto di fuoco. Gli scarponi di Daniela, forse stressati dalla lunga inattività, decidono di collassare in un grande sbadiglio che divide la suola dalla tomaia. Per fortuna il percorso volge al termine e con la Salita San Giorgio il gruppo guadagna la passeggiata a mare.
L’avventura finisce qui ma potrà ripetersi nel mese di marzo con l’escursione all’isola Palmaria e il soggiorno trekkistico-turistico nel territorio triestino.
Valeria Orlandini