Editoriale del 25 aprile 2025
Il punto del Presidente
Il Lunedì dell’Angelo è tornato alla casa del padre Papa Francesco.
Dopo aver passato la giornata di Pasqua dando la benedizione urbi et orbi dal proprio balcone della casa vaticana ha voluto, nonostante le sue condizioni di salute non fossero certamente delle più tranquille, fare un giro con la Papa mobile tra due folte ali di folla, così da avere un contatto diretto con la propria gente.
Probabilmente non tenendo conto delle indicazioni mediche che forse non gli avrebbero consentito questo impegno, ha ritenuto di fare un ultimo gesto di carità e speranza nei confronti simbolicamente di tutto il mondo.
Francesco è stato un Pontefice con delle sfaccettature diverse dagli altri.
Sicuramente è stato un Papa sempre vicino alla gente, che ha saputo porre all’attenzione di tutti l’equilibrio che è necessario avere nei confronti di tutte le Nazioni.
Emblematici sono stati i frequenti appelli al cessare delle guerre che purtroppo non avrebbe mai voluto che accompagnassero il suo pontificato.
La guerra è certamente un evento negativo ma non dobbiamo rassegnarci a questa sconfitta come noi sportivi che viviamo e amiamo lo sport dobbiamo avere il coraggio di rialzarci e non arrenderci alle situazioni negative.
Pur con uno sguardo dolce ed affettuoso nei confronti della gente, era comunque un Pontefice tosto come tutti i gesuiti, amante del popolo argentino senza mai dimenticare le sue radici italiane.
Ci ha lasciato con un messaggio importante che è quello di avere speranza nel futuro e di vedere il mondo in una giusta ottica ma sempre con uno sguardo positivo e di accoglienza nei confronti dei popoli.
Il Csi nazionale e il comitato di Parma si stringono alla Chiesa tutta in questo momento di perdita di una persona che è stata per l’Ente nazionale un vero “capitano”.
Il “nostro capitano “ci ha lasciato concetti molto pregnanti ed attuali su cui il mondo sportivo deve riflettere e così a titolo esemplificativo e non esaustivo mi piace ricordare: “Lo sport è una grande scuola a condizione che lo si viva nel controllo di sé e nel rispetto dell’altro - e ancora - appartenere a una società sportiva vuol dire respingere ogni forma di egoismo”.
Papa Francesco, infatti, era uno sportivo ed era molto sensibile alle ricorrenze del Csi, che aveva ricevuto in udienza in occasione del settantesimo e del settantacinquesimo anniversario di fondazione.
Il cordoglio per la sua morte è stato espresso dal Csi con una giornata di lutto completo e con la sospensione di tutte le attività sportive. Un minuto di silenzio verrà inoltre rispettato negli eventi, nei tornei e nelle iniziative che si svolgeranno nel corso della settimana.
Tra queste voglio ricordate il torneo Sport & Go che si tiene oggi, domani è domenica a Cesenatico e durante il quale, per quanto riguarda il calcio under 8, 10 e 12, scenderanno in campo le squadre di Parma e provincia Or.Sa., Ducale, Mezzani e Sorbolo Biancazzurra. Auguro a tutte le nostre società che possano ottenere grandi soddisfazioni nel torneo ma soprattutto auspico dalle stesse un comportamento che sia in linea con i principi educativo del Csi.
Cordialmente, Claudio Bassi